Sono stati posti alle scriventi segreterie nazionali alcuni quesiti in merito all’applicazione dell’accordo sullo sciopero vigente nel settore.

Il calendario di quest’anno presenta delle particolarità tali da suggerire un riepilogo delle norme, verificando gli effetti pratici.

Il sindacato è impegnato a non proclamare sciopero:

1-il mercoledì (giovedì, se mercoledì festivo);

2-non oltre 48 ore consecutive;

3-in modo tale da non determinare per oltre quattro giorni consecutivi, compresi sabato e domenica, la chiusura degli sportelli.

Applicando questi principi, nel 2001 l’ultimo giorno possibile di sciopero è il 21 Dicembre, il primo del 2002 è il 3 Gennaio.

Vediamo perché.

Il 24, lunedì, è a cavallo tra un fine settimana che precede due festività

Il 27 è giovedì dopo il mercoledì festivo.

Il 28 è venerdì e precede 4 giorni consecutivi di chiusura, visto il DL che ha sancito la chiusura al pubblico per il 31.

Il 2 Gennaio è mercoledì.

Il giorno 31 Dicembre è possibile scioperare ?

In applicazione dell’accordo sicuramente sì.

Ma il richiamato DL ha eccezionalmente previsto la chiusura di banche e poste per predisporre tutti gli adempimenti necessari al change-over. E’ certo che la preparazione del 31 sia un’attività strumentale a far sì che fin dal 1° Gennaio 2002, attraverso gli atm, sia possibile rifornirsi di Euro e che siano disponibili all’apertura del 2 Gennaio. Sussistono, a nostro avviso, pertanto le condizioni eccezionali richiamate dall’art.8 della legge 146/90,che prevedono la possibilità di intervento delle autorità preposte per il differimento di scioperi che possono determinare :

" un pregiudizio grave ed imminente ai diritti della persona costituzionalmente garantiti".

Tenuto conto di queste considerazioni, invitiamo tutte le strutture interessate ad attenersi scrupolosamente alle norme in materia di diritto di sciopero.

Roma, 10 Dicembre 2001